26 dicembre 2023 – 11 gennaio 2024

Chiacchierata tra Davide Marta (Alvento) e Willy Mulonía (Pa-Cycling)

«Sapete di cosa hanno bisogno i condor per sorvolare le Ande e la pampa patagonica?».
«Dicci, Willy…».
«Vento… Hanno bisogno del vento».
«Fantastico!».
«Perché non portate i lettori di alvento dove nasce il vento, in Patagonia? Mi prenderò cura di loro personalmente».
«È un’idea fantastica, facciamolo!».

È così che ha preso forma l’idea di Patagonia Alvento.
È nata realizzando il servizio su Willy Mulonia che abbiamo pubblicato su Alvento #13, in cui Paolo Martelli ha intervistato l’autore di Chino verso Nord, il libro che racconta la sua vita e le sue esperienze in bicicletta.

Di cosa si tratta? Ce lo siamo fatti spiegare direttamente da Willy, titolare di PA Cycling, l’agenzia che si occuperà dell’organizzazione di questo viaggio.

«Attraverseremo la Patagonia in bicicletta, in autosufficienza, senza veicolo d’appoggio e in bike-packing, in due settimane. Avremo un obiettivo: percorrere insieme la Tierra del Fuego.

Lo faremo dal 26 dicembre 2021 all’11 gennaio 2022. Oltre 1.000 chilometri, suddivisi in tappe, per raggiungere Ushuaia partendo da El Calafate. Visiteremo il Perito Moreno, il Parco Nazionale Torres del Paine e pedaleremo insieme nella Tierra del Fuego».

Sembra un progetto esaltante, il viaggio della vita. Serve essere degli esperti ultracyclist?
«Per la buona riuscita di questa spedizione è assolutamente necessario che si crei tra tutti i viaggiatori un forte spirito di gruppo. Nessuno verrà lasciato da solo o in difficoltà, per nessun motivo. Sarà responsabilità non solo delle guide, ma anche dei singoli partecipanti aiutare a risolvere qualunque tipo di problema si presenti durante il viaggio. Sarà un’esperienza di viaggio indimenticabile, ma anche un’occasione unica per educarci alla coscienza di gruppo e alla capacità di condividere – gioia, fatica, progettualità, organizzazione, coordinamento, sconfitte e successi. E il successo non sarà arrivare alla destinazione finale, ma essere partiti. E poi aver fatto del proprio meglio per arrivare, tutti insieme».

Perché proprio la Patagonia?
«Perché ad oggi rimane ancora nell’immaginario collettivo una terra di grandi avventure ed è anche dove nel 2001 io sono partito per la mia traversata delle Americhe. Proprio la Tierra del Fuego è stata la prima porzione di una grande avventura che sarebbe poi durata 30.000 km».

Indicazioni particolari?
«Durante il periodo che precede la partenza si organizzeranno due incontri dove verrà prima spiegato il viaggio e poi cosa useremo noi per affrontarlo, e per quale motivo. Il luogo delle riunioni sarà comunicato una volta definito il gruppo di partecipanti. Ci sarà una tabella di marcia di massima. Non sempre sarà possibile rispettarla, a causa degli imprevisti che incontreremo lungo il cammino (problemi meccanici, maltempo, ecc). Valuteremo di volta in volta se forzare per raggiungere il fine tappa che ci eravamo preposti, oppure campeggiare o dormire altrove».

Ci aspettano sicuramente lunghe giornate in sella, non sempre avremo la possibilità di lavarci o di fare un’abbondante colazione al mattino, ma tutto questo è parte dell’idea stessa che sta dietro a questo viaggio: la capacità di adattarsi alle situazioni che si verranno a creare chilometro dopo chilometro».

Leonardo da Vinci diceva: Sì come una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire.

Andiamo e viviamo bene! Andiamo #alvento.